venerdì 21 novembre 2008

Lievito nature anch'io!


Pane di tutti i giorni (ri-utilizzo del rinfresco)
Ho sperimentato da qualche mese la "pasta madre" e ormai devo dire che si trova così bene nel mio frigo che è quasi una di casa. Devo dire che metterla in cantiere non è stato facile, quanti esperimenti falliti! Ma io sono una che non si arrende anche perchè ne avevo assolutamente bisogno dato che in quel periodo ero intollerante al lievito di birra e quindi.. niente pane, pizza o altri livitati che contenessero questo lievito. L'unica alternativa per non rinunciare a una parte così importante della mia alimentazione era proprio la famosa pasta madre.....e allora è iniziata la ricerca nel web di siti, blog che mi spiegassero bene come fare e devo dire che tutte le indicazioni ricevute, i forum, i vostri blog mi hanno veramente aiutato! Adesso ho in firgo un bel vaso di pasta madre che rinfresco ogni 3/4 giorni secondo le necessità con le stesse modalità che sono note a tutti : per un tot di pasta faccio un rinfresco con altrettanta farina e con la metà di acqua, impasto velocemente e via , direttamnte nel frigo! Non so se è giusto così, ma mi viene da Dio! Poi, come ho letto da qualche parte, lo scarto del rinfresco lo dimentico per un pò in un'altra zuppiera, giusto per non buttarlo e quando ne ho una giusta quantità ( raggiunta con più di uno scarto) lo utilizzo aggiungendo un terzo di farina, acqua e sale. Ho sempre un pane da fare per qualcuno, ricevere in regalo una copiona di pane è una meraviglia no? Oppure per la mia bambina che adesso studia lontano da casa, vuoi che cuore di mamma non le prepari proprio il pane?

700gr. di pasta madre(lo scarto)
300 gr. farina 0
200 gr. circa di acqua
sale q.b. (mizzica io me lo sono dimenticato)

Impasto velocemente poi lo lascio lieviatre davvero molto, tipo 6 ore a temperatura ambiente (con la pasta madre ho imparato che non si deve avere fretta) lo riprendo, lo sgonfio un pò, gli do la forma del salamone e lo lascio lì ancora un oretta in forno a 30°....poi inforno. Con il mio forno faccio 175° per 55'. La foto non è un gran chè...anzi sono io che non sono un gran chè come fotografa!

martedì 11 novembre 2008

Buon S. Martino!


Questo è un dolce rustico tipico della mia Mantova, ne esistono molte versioni, in ogni casa ce n'è una diversa. Persino la mia mami lo fa diverso ma io lo faccio così, l'unica cosa che non cambio è la forma, deve essere rigorosamente ad "S", cosa vorrà dire poi non so.....forse "S" come serpente? O come sole, visto che è un dolce che si usa fare in autunno quando il sole raramente si fa vedere sopratutto qui, nel cuore della Pianura Padana. Io comincio a farlo sempre per S.Martino, lo mangiamo alla sera insieme alle castagne.....e ad un bicchiere di Lambrusco.

Bussolano
32o gr. di farina
100 gr. di fecola
120 gr. di zucchero di canna chiaro
90 gr.di olio evo
2 uova
la buccia grattuggiata di un limone non trattato
1 bustina di lievito x dolci
mezzo guscio d'uovo di marsala x impastare
un pizzico di sale

Si fa la classica fontana con le farine, lo zucchero, il lievito, il sale, il limone e al centro le uova e l'olio evo . Si inzia ad impastare aiutandosi con il marsala. Dare la forma di un cilindro e poi formare la "S". Cuocere in forno a 175° per 40' (poi ognuno si regola con il suo forno). Buon S.Martino

venerdì 7 novembre 2008

Salsa rossa al peperoncino



Salsa rossa al peperoncino

In casa mia vanno letteralmente pazzi per il “capsicum” in tutte le sue forme,colori e sapori e piccantezze , così che, da qualche anno preparo la “salsa rossa al peperoncino”, un nome banalissimo per una salsina formidabile, noi la usiamo per condire la pasta, nelle insalate, nelle verdure cotte, è una meraviglia sui crostini di pane……la ricetta? Eccola:

1 kg. di peperoncini tondi (quelli da fare ripieni)

1lt. di aceto bianco

Sale

Olio evo

A piacere qualche spezia, alloro,chiodi di garofano,coriandolo

Pulire i peperoncini facendo molta attenzione (io uso i guanti in lattice…e dopo uso anche la mascherina perché il capsicum sviluppa un gas micidiale!) Togliere i semini interni (qualcuno lasciatelo, danno più FUOCO) e scottate i peperoncini nell’ aceto insieme al sale e alle spezie per 3 minuti. Scolarli e porli ad asciugare su un panno pulito per qualche ora, fate uscire bene l’aceto schiacciandoli un po’. Frullarli nel Braun e aggiungere olio fino a raggiungere una consistenza cremosa (help, è qui che mi proteggo con una mascherina!). Invasare in vasetti sterilizzati (io li lavo bene poi li faccio sterilizzare nel forno a 100° per circa 20’) e fatti raffreddare. La salsina deve sempre essere coperta d’olio. Si conserva bene per diversi mesi…se non la si mangia!